L'edificazione di Casa Pietro Berrettini risale molto probabilmente agli inizi del 1500. Sicuramente è di proprietà della famiglia Berrettini a partire dal 1524. In essa nasce Pietro Berrettini, (Cortona 1597 – Roma 1669), conosciuto anche come “Pietro da Cortona” o “Il Cortona”, architetto e pittore fra i più famosi del 1600, padre del barocco, noto in tutto il mondo per le numerose opere che di lui restano. Pietro Berrettini abita pochi anni in Cortona, ma la casa rimane in eredita a lui e poi alla famiglia Berrettini fino al 1707, anno in cui passa in donazione alla Congregazione di San Filippo Neri. Nel 1759 la Congregazione rivende Casa Pietro Berrettini ad un privato e, dopo alcuni ulteriori passaggi di proprietà, nel 1882 viene acquistata dagli antenati dell'attuale proprietario.
Casa Pietro Berrettini, oltre ad aver dato i natali al famoso pittore e architetto, ha ospitato dal 1940 e fino alla sua morte (1962) la scrittrice e poetessa Rina Maria Pierazzi.
Nasce a Cortona, nella casa che da lui prende il nome, nel 1597 e muore a Roma nel 1669. Qui è sepolto nella Chiesa dei Santi Luca e Martina, da lui stesso progettata. Una lapide posta nella facciata di Casa Pietro Berrettini ne ricorda l’importanza e gli onori ricevuti. L’artista è fra i massimi protagonisti del “barocco” italiano, sia come pittore che come architetto, dando luogo ad un sontuoso stile decorativo che da Roma si irradia in tutta Europa. In Firenze è allievo di A. Commodi con cui si trasferisce a Roma ancor giovanissimo; in questa città affina la sua formazione, studiando Raffaello, Rubens, Carracci, G.L.Bernini, F. Borromini e altri ancora. Di Pietro Berrettini è la decorazione pittorica di Palazzo Barberini, fra i cui affreschi eccelle il “Trionfo della Divina Provvidenza”. Suoi sono gli affreschi di Palazzo Mattei, la decorazione della Villa di Castelfusano (Villa Chigi), gli affreschi di Villa Panphili in Piazza Navona, il progetto di Castel Gandolfo, numerosi affreschi di Palazzo Pitti in Firenze.
Ancora a Roma, di Pietro Berrettini è la Chiesa dei Santi Luca e Martina, dove soluzioni architettoniche convesse furono le prime ad apparire nel 1600; sua la scenografica facciata di Santa Maria della Pace, fra i migliori esempi di teatralità dell’architettura barocca, la Basilica di Santa Maria in Via Lata, dove due ordini di colonnati sovrapposti scandiscono la profondità del portico e del loggiato superiore. Altri suoi affreschi sono visibili nella Pinacoteca Capitolina, in Campidoglio, nella Galleria Borghese, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, all’Alta Pinacoteca di Monaco di Baviera, al Louvre di Parigi. Pittore ufficiale della corte pontificia sotto Urbano VIII e Innocenzo X ed anche Principe della prestigiosa Accademia di San Luca. In Cortona sono di Pietro Berrettini l’urna dove è esposto il corpo di Santa Margherita e alcuni dipinti conservati nel Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona e in altre chiese della città.
Nasce ad Acqui (Alessandria) nel 1873 e muore a Cortona nel 1962. Di educazione finemente aristocratica, dimostra fin da giovanissima notevoli doti di scrittrice e la sua produzione letteraria, dove la poesia occupa forse il posto più importante, conta circa ottanta volumi. Di ferma fede monarchica, dirige dal 1917 al 1935 la Rivista per Signorine “Cordelia”, una delle prime riviste per giovani adolescenti edite in Italia, stampata fino al 1942.
Dama di Corte della Regina di Savoia, autrice di numerose commediole per bambini, frequentatrice di importanti circoli letterari, si ferma a Cortona per scrivere la vita di Santa Margherita e in Cortona, proprio in Casa Pietro Berrettini, trova un amato rifugio per i suoi studi letterari e in questa casa rimane fino alla morte. Condivide con numerosi cortonesi l’impegno antifascista durante il periodo dell’occupazione tedesca. In un’Italia ormai repubblicana la sua fortuna letteraria tende ad affievolirsi, ma Casa Pietro Berrettini, con la presenza della stimata scrittrice, sarà per molti anni una sorta di cenacolo culturale nella vita della città. Una lapide apposta nella casa ne ricorda la figura.